Il Consiglio Nazionale del Notariato,

riunito in data 22 febbraio 2015, sentiti il Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, il

Presidente di Federnotai ed il Presidente dell’Associazione Giovani Notai,

preso atto del contenuto degli articoli 29, 30 e 31 del disegno di legge sulla concorrenza

approvato dal Consiglio dei Ministri in data 20 febbraio 2015, relativi alla “semplificazione

del passaggio di proprietà di beni immobili”, a “modifiche alla disciplina della società a

responsabilità limitata semplificata” ed alla “sottoscrizione digitale di alcuni atti societari”;

considerato che dette previsioni non sono coerenti con le finalità della legge annuale di

concorrenza previste dall’art.47 della legge n.99/2009, poiché non assicurano, in concreto,

alcun risparmio di costi per il consumatore acquirente di immobili o per le imprese e non

migliorano l’efficienza del sistema, che anzi rischia di essere pregiudicato, così come

rischia di essere compromessa l’integrità e l’affidabilità del sistema di circolazione della

ricchezza immobiliare e dei registri commerciali;

rilevato che lo stesso principio guida espresso nella relazione illustrativa al ddl, consistente

nella “riduzione dei costi attraverso una generale semplificazione o l’introduzione di

maggiori certezze per le imprese e per i consumatori, incluse quelle misure finalizzate in

vari ambiti a contrastare le frodi o gli abusi”, non risulta realizzato dal contenuto dei

suddetti articoli 29, 30 e 31;

considerato inoltre che le previsioni sopra indicate, se approvate dal Parlamento,

determinerebbero un grave indebolimento del sistema giuridico del Paese, mettendo a

rischio la certezza dei trasferimenti immobiliari ed il controllo preventivo di legalità sulle

operazioni societarie, il tutto a danno dei singoli cittadini, specie delle fasce socialmente

ed economicamente più deboli, delle imprese, dell’affidabilità dei pubblici registri, della

lotta all’abusivismo edilizio, all’evasione fiscale, al riciclaggio ed alla corruzione e della

competitività del Paese;

consapevole della responsabilità di assicurare il futuro di tutti i Colleghi, dei loro

collaboratori e dei giovani che con sacrificio si dedicano alla preparazione del concorso

notarile;

all’unanimità

DELIBERA

di chiedere al Governo, al Parlamento ed alle forze politiche, a difesa dell’ordinamento e

della sicurezza giuridica ed in considerazione di quanto sopra esposto, di stralciare dal

disegno di legge sulla concorrenza gli articoli 29 (semplificazione del passaggio di

proprietà di beni immobili ad uso non abitativo), 30 (modifiche alla disciplina della società a

responsabilità limitata semplificata) e 31 (sottoscrizione digitale di taluni atti);

di chiedere al Ministro della Giustizia di difendere le garanzie del nostro sistema giuridico,

assicurate dal Notariato, in ordine ai trasferimenti immobiliari ed alle costituzioni, modifiche

e scioglimenti di tutte le società, a tutela dei consumatori e delle imprese, dell’affidabilità e

certezza dei registri pubblici e della valorizzazione del nostro Paese e del suoi assets sui

mercati internazionali;

di chiedere, a tal fine, al Ministro della Giustizia un incontro urgente con l’intero Consiglio

Nazionale del Notariato; ….

 

 

21/2/2015: ANSA: DDL Concorrenza: DDL Concorrenza: giovani notai, distrugge sistema che funziona

(ANSA) – ROMA, 21 FEB – Il ddl Concorrenza “tende alla distruzione progressiva di un sistema che attualmente funziona perfettamente, dà certezze e infonde sicurezza in ogni cittadino che si avvicina a un acquisto immobiliare o a un’operazione societaria”. Questo il giudizio dell’Associazione italiana giovani notai (Asign), che aggiunge: “il pacchetto di provvedimenti, inoltre, rappresenta un regalo a favore dei cosiddetti poteri forti. L’obiettivo è distruggere le libere. I giovani notai fanno notare che “il contenzioso immobiliare in Italia è praticamente inesistente (0,0029%) e che paesi in crescita come la Russia e la Cina stanno importando il nostro modello notarile per la tutela dei loro scambi commerciali (addirittura chiedendo l’intervento di notai italiani che vadano a fare training direttamente in loco). Sulla stessa lunghezza d’onda è anche l’interesse dell’amministrazione Obama dopo la crisi dei mutui subprime: quindi, gli altri paesi ci prendono a modello, mentre il Governo italiano fugge da ciò che è riferimento per tutti nel mondo”.
“La sottrazione di competenze, senza che vengano più svolti i controlli che caratterizzano l’attività notarile (da parte dell’Agenzia delle Entrate, degli Archivi Notarili, delle Procure della Repubblica e del Ministero di Giustizia), sarebbe
inoltre – avverte l’Asign – un vantaggio per la criminalità organizzata, che avrebbe la possibilità di agire alquanto indisturbata, e inoltre permetterebbe la facile realizzazione di frodi immobiliari e societarie. Ed è molto strano che proprio in
Italia il regalo alle mafie venga fatto dal Governo”.